ATTIVITA'

Nel Progetto Energy Video Maker sono state coinvolte nr. 12 classi: 6 della scuola primaria e 6 della secondaria di primo grado in modo da coinvolgere tutto l’Istituto, attraverso queste classi campione, nella sperimentazione e adozione di una nuova didattica che faccia uso del linguaggio cinematografico.


Il percorso didattico e laboratoriale è stato cosi strutturato:
  • nr. 6 ore di corso di formazione sulle tematiche energetiche composto da 3 ore di lezioni multimediali e 3 ore di laboratori artistici e scientifici di alto livello. 
  • un corso di formazione rivolto alle insegnanti per il coinvolgimento degli alunni nella realizzazione di una sceneggiatura che ha permesso loro di introdurre i ragazzi passo passo a questo nuovo linguaggio espressivo. Con l’aiuto dei propri docenti quindi ogni classe ha messo a punto una sceneggiatura che è stata poi revisionata e commentata con lo sceneggiatore in aula.
  • nr. con la troupe cinematografica. Con il regista si è affrontata l'analisi del linguaggio cinematografico sia come fruitori, attraverso la visione critica di filmati, che come realizzatori per giungere infine al momento delle riprese vere e proprie su un set autorealizzato e quindi della successiva rielaborazione audio video con appositi programmi di montaggio. Questa è stata la conclusione del percorso intrapreso che ha portato alla realizzazione di nuove metodologie didattiche basate anche sull’uso attivo e passivo del linguaggio audiovideo. 
  • a completamento del progetto sono stati previsti n.2 incontri con la Psicologa/Psicoterapeuta da due ore  per classe per esplorare il lato oscuro della facilità di accesso ai contenuti mediatici o di realizzazione degli stessi con telefonini e tablet. Si è quindi parlato anche di cyberbullismo e sexting, privacy e protezione perché se è anche vero che questa è ormai la società delle immagini e quindi è necessario e importante adattare l’apprendimento alle nuove necessità con l’introduzione di una didattica multimediale, d'altro canto i giovani subiscono queste innovazioni assolutamente impreparati a gestirle con risvolti spesso complessi se non deleteri.
A questo punto i filmati finalmenti pronti, sono stati messi a concorso, proiettati e saranno poi distribuiti.
Il focus del progetto, che lo differenzia e qualifica rispetto ad altri simili, è la scelta dell’argomento, non un’opera letteraria o di fantasia ma un argomento del programma scolastico, il classico argomento da studiare sui testi e ripetere in una interrogazione. Il linguaggio audio video infatti è diventato davvero strumento didattico di uso quotidiano gestito in modo da essere utilizzato proprio per argomenti scolastici, se vogliamo meno attraenti, meno emotivamente coinvolgenti e a tutti gli effetti anche meno intuitivi da esplorare con le nuove tecnologie ma sicuramente quelli che più necessitano di una nuova didattica maggiormente coinvolgente.
L’indice del successo della metodologia ipotizzata quindi sono proprio i filmati. La loro qualità tecnica ma ancor più la loro attinenza alle lezioni proposte e il punto di vista che gli alunni hanno proposto sono il parametro che esplicita il raggiungimento dell’obiettivo centrale del progetto: usare il linguaggio cinematografico come strumento didattico vero e proprio.

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